“Se si vuole davvero conoscere l universo bisogna iniziare a pensarlo come energie, frequenze e vibrazioni” A. Ainstein
l didjeridoo e’ lo strumento sacro di alcune tribu’ aborigene del nord australia e’ ritenuto lo strumento a fiato piu’ antico e viene suonato con una particolare tecnica di respirazione a soffio continuo.
Detta respirazione circolare che permette di non interrompere mai il suono, gli shamani aborigeni ritengono che il suono del didjeridoo sia in grado di farli viaggiare nel dreamtime dove ebbe inizio la creazione.
Le campane o ciotole tibetane vengono suonate a battente o a sfregamento emettendo dei suoni con molti armonici e vibrazioni molto particolari .
Vengo utilizzate prevalentemente in India, Tibet, Nepal ed altre zone d’oriente principalmente a scopo meditativo e di rilassamento profondo del corpo.
La pratica dura 50 minuti, durante la quale si rimane sdraiati, con vestiti comodi, meglio senza elastici stretti e possibilmente cerniere.
Non vi e’ nessun contatto fisico e ci si lascia cullare ed avvolgere dai suoni ancestrali degli strumenti che possono essere in grado di portarci ad un rilassamento profondo del corpo e della mente.
William, musicista polistrumentista, pratica yoga da oltre 30 anni, ha viaggiato in India e America Latina, due culture che hanno arricchito molto il suo bagaglio umano e professionale.
Nell’incontro dei suoni prevalentemente maschili del didjeridoo con quelli delle campane tibetane prevalentemente femminili ho trovato l armonia che stava cercando tra yoga e musica.